Talvolta , nonostante il grande dono della parola ricevuto da noi esseri umani, la soluzione migliore ad un problema spinoso è proprio quella di restare in silenzio.
Non dimostra allora di aver adoperato buonsenso Claudio Marchisio, centrocampista della Juventus, torinese doc , durante una intervista molto lunga al "Corriere della Sera", nella quale rivela un'ancestrale antipatia "verso l'intera squadra del Napoli"
Sbaglia, Marchisio, al di là delle formali scuse intervenute in un secondo momento. Sbaglia perchè se ci si lamenta dell'esasperazione dei toni sugli spalti nelle partite tra Napoli e Juventus, a maggior ragione non si sente il bisogno di spargere altro kerosene sul fuoco.
Sbaglia anche perchè il tifoso Napoletano non può ( come può fare l'astratto juventino ) scindere la passione per la maglia da quella per la città. Un tifoso del Napoli è prima di tutto un tifoso di NAPOLI.
E infine sbaglia perchè il primo di Marzo si ritroverà in un catino infernale e con undici "antipatici" di fronte pronti a dare tutto sul campo.
Insomma, un'uscita sbagliata su tutta la linea, che ci dimostra ancora come il cosiddetto "stile juve" sia soltanto un motto con cui riempirsi la bocca, privo di un necessario substrato di realtà.
E che talvolta i diminutivi, in questo caso del "principino", possono anche non riferirsi esclusivamente ala giovane età.
A cura di Giuseppe Bertucci
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