Le strade di Riccardo Bigon e di Walter Mazzarri
potrebbero separarsi dopo quasi 15 anni. I due hanno cominciato a
lavorare insieme alla Reggina, dove il giovane Riccardo faceva da team
manager, fino a diventare la spalla del tecnico per quel che riguardava
le scelte dei giocatori e il rapporto con essi.
Fu proprio Walter Mazzarri a proporre a De Laurentiis la sua figura come direttore sportivo di quel Napoli che stava per essere rifondato. "Caro Walter, questo Bigon è troppo giovane", rispose il presidente azzurro nei primi contatti col patron. "Presidente garantisco io: Bigon parla le lingue, è una enciclopedia vivente del calcio, conosce a memoria tutti i regolamenti e sa come muoversi", fu questo lo spot di Mazzarri che finì per folgorare il numero uno partenopeo. E da direttore sportivo Riccardo Bigon ha continuato a fare coppia fissa con Mazzarri: l'allenatore ordina, lui esegue. Almeno sul mercato è così: o magari i nomi dei calciatori da prendere si scelgono insieme, ma l'ultima parola è dell'allenatore. Insomma, sono un tutt'uno, una cosa sola. In campo e fuori. Collaboratori ma anche amici, senza dubbio. E dopo tanti anni, a breve le loro strade sembrano pronte a dividersi: "Non è vero che la mia carriera è legata a quella di Mazzarri – ha detto in passato con orgoglio il ds – ma di certo abbiamo lavorato insieme tanti anni, e siamo molto legati". Segnali del fatto che Bigon non pensa di seguire Mazzarri: il dirigente ha da poco rinnovato il suo contratto (firmato un triennale a quasi un milione l'anno) ed è pronto a dire addio al suo mentore. Non lo seguirà alla Roma, e riguardo altri club non ha ricevuto alcuna offerta. De Laurentiis vuole confermarlo e lui vuole restare, forse per dimostrare che Bigon può esistere anche senza Mazzarri. Ma prima, prima che l'addio sia sancito, il dirigente vorrebbe fare come due anni fa, quando il suo intervento salvifico in quel di Roma riuscì a ricomporre la frattura (già sancita) tra De Laurentiis e Mazzarri, col presidente pronto a firmare per il clamoroso esonero e la rottura del contratto. In quella circostanza fu proprio Bigon a rimediare tra i due e a tenere in equilibrio da sempre difficile. Stavolta sarà davvero difficile ripetersi, ma tutti giurano che il prossimo martedì Bigon confida di uscire ancora una volta "vincitore"
Fonte: Il Roma
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