Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica parlando, tra le altre cose, di calciomercato in entrata ed in uscita e tracciando un bilancio sulla stagione degli azzurri. Ecco tutti i passaggi dell'intervista rilasciata dal DS partenopeo...
Allora Bigon facciamo un bilancio del 2012 del Napoli
"E' positivo. Mi tornano in mente tanti momenti: gli ottavi di Champions League e naturalmente la Coppa Italia. Vincere qualcosa dopo tanti anni ha un sapore unico".
I trofei potevano essere due. Pechino brucia ancora?
"È un rimpianto, ma ormai ne abbiamo parlato tanto. Guardiamo avanti".
Facciamolo allora, qual è l'obiettivo del Napoli?
"Vogliamo restare competitivi. Il difficile è sempre ripetersi".
Servirà un aiuto dal mercato. Soprattutto nel reparto arretrato
"Ma faccio una premessa. Stiamo cercando qualcosa solo per "colpa" della squalifica di Cannavaro e Grava".
Tracciamo l'identikit del difensore
"Potrebbe essere duttile tatticamente come Gamberini".
Astori è un obiettivo del Napoli?
"È un buon giocatore, ci piace. Ma ce ne sono altri che seguiamo in Italia. Sia chiaro: compreremo solo alle nostre condizioni".
Le piace anche Armero?
"Ma questo io non glielo dico. Avanti con la prossima".
Capitolo cessioni. Campagnaro e Fernandez?
"Non si muovono fino a giugno".
Dossena può partire?
"Siamo in un momento della stagione in cui alcuni giocatori, impiegati poco, chiedono di avere maggiore continuità. Se troviamo la giusta soluzione per il Napoli, lo accontenteremo".
E Donadel?
"Stessa considerazione. Se individuiamo l'innesto che fa al caso nostro, possiamo anche sostituirlo".
Che cosa non ha funzionato con Vargas?
"L'adattamento al calcio italiano e alla vita di tutti i giorni si sono rivelati più difficili del previsto. Ma il talento c'è".
Sarà ceduto a titolo definitivo?
"No, in prestito. Abbiamo diverse soluzioni in Europa o in Sudamerica e individueremo la migliore per la sua crescita".
Cavani, invece, è diventato Cavani a Napoli. Ormai è un leader
"Lo dimostra in campo e durante gli allenamenti. Lo vedo tutti i giorni e so quanto sia importante per questa squadra".
Quando ha capito che il rinnovo del contratto era possibile?
"Il viaggio che ho fatto a Cardiff con il presidente è stato decisivo. Abbiamo gettato le basi per il buon esito della trattativa".
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