Hugo Campagnaro si confessa ai microfoni di ESPN. Nel
corso di una corposa intervista rilasciata all'emittente televisiva
argentina, il difensore del Napoli ha toccato numerosi temi, compresi il
campionato ed il suo futuro...
Ecco quanto tradotto ed evidenziato in anteprima da CalcioNapoli24.it:
POSIZIONE IN CAMPO - "Conosco bene il ruolo di difensore centrale nella difesa a 4 al di là che nel Napoli, con Mazzarri, da sei anni giochiamo con la difesa a 3. Nel Piacenza, con Iachini da allenatore, giocavo sempre da centrale, quindi per me non sarà un problema adattarmi alle richieste del C.T".
QUALIFICAZIONI MONDIALI - "La prossima sfida col Venezuela non sarà da sottovalutare. Ultimamente hanno migliorato molto il loro gioco e messo in difficoltà a tutti. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e tentar di guadagnare i tre punti. Solo successivamente penseremo alla Bolivia. Personalmente non ho mai giocato in altura, non so come sia scendere in campo a 3600 metri di altezza ma, lo ripeto, dobbiamo pensare prima al Venezuela e dopo sarà l'ora della Bolivia. Sappiamo bene che giocare a La Paz non è facile per nessuno".
SELECCION SOGNO DI UNA VITA - "Nella vita tutto mi è costato molto. Ho giocato 5 anni nel Moron e non mi aspettavo di saltare dalla Terza Categoria Argentina ad un buon club italiano come il Piacenza e di giungere in Serie A. Mi costò molto lasciare quella maglia ma quando passai alla Sampdoria le cose andarono meglio: non era facile ripartire da zero e dimostrare di nuovo il mio valore, giocare in Serie A è una cosa diversa. L'opportunità della Nazionale si è concretizzata molto tempo dopo, quando ormai avevo 31 anni. Non ci speravo più, veramente non me lo aspettavo. Era stato sempre un sogno e per fortuna l'ho realizzato. L'esperienza dei calciatori è molto importante per giocare nella Nazionale e questa cosa il Mister la sa bene".
ITALIA GRANDE SCUOLA - "In Nazionale come nel club, è importante avere in difesa un jolly, uno che può giocare con tutti i sistema difensivi e anche in tutti i ruoli. In tal senso, molto lo devo anche all'Italia, dove tatticamente ci si allena molto bene; non ho avuto la chance di giocare molto in Argentina ma per quello che mi dicono, in Italia si lavora molto meglio. Penso che per gli allenatori sia molto importante avere dei calciatori disciplinati tatticcamente".
SORPRESA MARADONA - "Maradona dice che in Argentina non mi conosceva nessuno? L'ho saputo quando ho parlato con mio fratello Rafael. So che non sono state dichiarazioni molto simpatiche ma, in fondo, quello che ha detto è vero: in Argentina non mi conosce quasi nessuno. Non è una cosa strana ed il motivo è semplice: son partito dodici anni fa, quando ne avevo 21 e in patria ho giocato in terza categorìa e mai nella Primera Divisiòn (la Serie Argentina, ndr), perciò quello che ha detto Maradona non mi ha dato nessun fastidio, la trovo una cosa logica e normale".
NAPOLI E FUTURO - "Non penso all'Inter, sono concentrato solo sul Napoli. Siamo al secondo posto e al di là che abbiamo perso un po' di punti rispetto alla Juve, dobbiamo difendere il nostro posto in Champions. Non penso a quello che potrà sucedere il prossimo anno. Dell'Inter so tutto perchè ci giocano tanti miei connazionali; oggi ho parlato molto con Rodrigo (Palacio) ma, lo ripeto, non penso a cosa potrebbe accadere in futuro. Le trattative col'Inter sono avanzate ma non c'è nulla di confermato. Oggi come oggi voglio dedicarmi solo al Napoli fino all'ultima partita che giocherò con la maglia azzurra".
Fonte: CalcioNapoli24.it
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