«Siamo in sei per lo scudetto». Niente di più, niente di meno. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis alza una cortina di ferro tra il suo Napoli
e il campionato. «Non sarà un duello tra noi e la Juventus. Ne sono
certo, ci saranno anche la Fiorentina e la Roma a lottare fino alla
fine».
Le altre due, ovvio, sono Milan e Inter. Anche se fare il nome
della squadra nerazzurra significherebbe fare un favore a Walter
Mazzarri. Cosa che non fa ancora parte del suo dna. «Io sono contento di
avere Benitez quest’anno con me. Sarebbe scorretto dire che sono contento perché non c’è più Mazzarri sulla panchina del Napoli.
Anche perché qui con lui ho condiviso momenti importanti, sarei un
ingrato. Ora sta facendo bene a Milano dove ha degli anziani di valore,
con cui lavora bene…», dice spruzzando un pizzico di acidità e
ricordando il vecchio dualismo sul tema.
De Laurentiis è di buon umore durante la telefonata a
radio Kiss Kiss verso mezzogiorno ospite di Walter De Maggio e del suo
programma «Siamo tutti ct». Tanto da trattenersi persino quando gli
piomba addosso l’ennesima domanda sul mercato di gennaio. «Come faccio a
sapere adesso se farò acquisti tra tre mesi? – dice – Tutto dipenderà
da come andranno le cose in questa parte della stagione, dal rendimento
dei nuovi. Magari, come noi ci auguriamo, tutto funzionerà alla
perfezione e allora non ci sarà bisogno di comprare nessuno».
Dunque, il patron azzurro mette da parte tutte le voci che
conducono a Mascherano e Skrtel anche perché il suo obiettivo è ottenere
il massimo da quelli che ha in organico adesso. «Prendete Zapata: vedrete presto il suo valore, è uno dirompente. E poi non avete ancora visto all’opera una come Mertens, un assassino negli ultimi 15 metri. D’altronde io sono anche molto contento del rendimento di Callejon».
Questa è la settimana dell’esordio in Champions, al debutto con
il Borussia Dortmund. «Non mi emoziono mai alla vigilia di un grande
evento, ma devo dire che questa volta la sfida di mercoledì mi eccita. E
c’è un motivo: seguo da anni il Borussia, ho una enorme stima per le
loro strategie di mercato. Hanno un stadio fantastico, una gestione del
mercato oculato, non sperperano denaro in acquisti inutili ed hanno i
conti sempre in perfetto ordine». La tentazione sarebbe quella di dire
«come noi». Ma De Laurentiis si trattiene ed evita di dirlo. «Lo
ammetto, è una squadra che ci mette paura». E intanto, a fine partita,
un tweet: «Godiamoci il primo posto in solitudine, bravi ragazzi».
Il Mattino
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