L'ex portiere del Napoli, Morgan De Sanctis, tra gli eroi della vittoria della Roma sugli azzurri di venerdì scorso, ha parlato ai microfoni di Marte Sport Live, sulle frequenze di Radio Marte. "La
partita è stata condizionata dagli episodi che ci sono stati
favorevoli. Il Napoli ha giocato bene lo dimostrerà nel corso del
campionato. Dopo il rigore e l'espulsione, per noi è stato più facile....
La parata su Pandev? Il mio segreto è aver rivisto alcune giornate di
allenamento a Castel Volturno. Cannavaro? Non riesce a dare quello che
sa. E' una situazione che si è creata in estate, quando non è stato più
considerato inamovibile. So quanto ci tiene alla maglia del Napoli. Sta
venendo fuori quella parte di gente che ha i fucili spianati per
criticare Paolo. Lui è un ragazzo forte ed in gamba, ci tiene alla
maglia, ha grandi qualità e ha un carattere incredibile.
Confido che possa riappropriarsi delle certezze e delle energie per offrire il contributo che in sette anni non è mai mancato. Quando un giocatore non è nelle condizioni di poter far bene, lo deve capire e magari andare via, qualora ci siano le possibilità. Comunque non voglio entrare nel merito. Per quanto mi riguarda, io sono stato chiarissimo: l'investimento fatto su Rafael contrasta con il progetto fatto con me a gennaio.
La società mi propose un biennale che io ho firmato con entusiasmo. Non c'era ovviamente scritto che avrei fatto il titolare per due anni, sarebbe dipeso tutto dal mio rendimento. Rafael è un portiere forte, molto interessante, ovviamente andrà misurato sul campo. Mi permetto di dire che anche Gigi Sepe può essere un prospetto di livello. L'assenza di Higuain? In attacco c'era Pandev, altro grande giocatore. Il Napoli per me è fortissimo, è costruito per vincere. Davanti ha tante alternative di qualità. Per quanto riguarda la Roma, non cambia niente. L'obiettivo è tornare in Europa, queste prime otto partite ci hanno fatto capire che possiamo far bene. Nessuno si aspettava questo rendimento, ma la strada è lunghissima.
Abbiamo perso Totti per
infortunio, quindi arriveranno delle difficoltà, ma io sono fiducioso.
Riusciremo a superarle. Lotteremo per entrare nelle prime cinque. Napoli
e Juve restano le più accreditate alla vittoria finale. Noi ovviamente
abbiamo il vantaggio di non partecipare alle Coppe, ma attenzione pure
alla Fiorentina, all'Inter e alla Lazio. Già alla fine del girone
d'andata, avremo le idee più chiare.
Se Prandelli mi chiama? A marzo ho
fatto un certo tipo di scelta, qualcuno aveva anche ironizzato pensando
che la nazionale mi avrebbe comunque lasciato a casa. Nella mia
carriera, del resto, sono stato sempre sottovalutato e non conosco
neanche il motivo. I compagni mi hanno sempre apprezzato. Avevo bisogno
di più tempo per me e per la mia famiglia e poi avevo bisogno di
riposarmi in estate. Detto questo, mi auguro che questa telefonata non
debba arrivare. Buffon, Marchetti e Sirigu possono affrontare nel
migliore dei modi il Mondiale. Il segreto della nostra difesa? E'
fondamentale l'aiuto dei centrocampisti".
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