Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di Fox Sport. Tanti gli argomenti trattati dal presidente azzurro nel corso della trasmissione Football Station. "Il
cinema per me è stata una grande scuola, ho affrontato il calcio con
molta pazienza così come si fa con la costruzione di un film. Ho preso
il Napoli da un tribunale, all'inizio venivo visto come un visionario,
ma poi molte delle mie idee si sono rivelate giuste. C'è comunque ancora
molto da lavorare per cambiare il calcio....
Benitez? Lo incontrai a
Londra il 25 maggio, mi ha subito conquistato, ho notato che era una
persona attenta e premurosa. E' stato facile andare d'accordo con lui.
Non era facile ripartire dopo 4 anni e con la partenza di Cavani, lui mi
disse che la prima cosa che dovevamo fare era cambiare il 3-5-2 e
giocare con il 4-2-3-1 che è per lui uno dei moduli vincenti in Europa.
Abbiamo valutato e cambiato tanti giocatore per poter favorire questo
cambio. Adesso a gennaio abbiamo puntellato la squadra nei reparti dove
serviva. Abbiamo avuto la fortuna di prendere un giovane come Jorginho
che ha grande qualità e un grande futuro, così come Ghoulam. La prossima
estate costruiremo una squadra da scudetto.
Mazzarri dice che
sono innamorato di lui? Rimango innamorato delle persone che hanno
collaborato ad un progetto importante. Non ci dimentichiamo che lui è un
toscano ed è da capire la sua ironia, abbiamo mentalità diverse, ma lui
nel calcio ha comunque fatto bene. Per il mio progetto credo che sia
più giusto un tecnico come Benitez che punta all'internazionalizzazione
del club azzurro. Mazzarri aveva ritenuto che il suo lavoro a Napoli era
finito, nessuno ha rimpianti ne lui ne noi, andiamo avanti per la
nostra strada. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto in pochi
mesi con Benitez.
Progetto stadio? La legge non è perfetta, ma noi faremo la nostra parte. Balotelli a Napoli? Balotelli è un caro ragazzo che è sottoposto a troppo stress per un'eccessiva esposizione mediatica e quindi non si potrebbe aggiungere anche la pressione che Napoli crea. Mi farebbe piacere, ma non ci sono ancora i presupposti, forse tra 3-4 potrebbe essere più fattibile. Mi manca Cavani? Sono sempre fiero di quello che faccio, Cavani lo rispetto, è un grande giocatore, ma forse un po' egoista, metteva la squadra a lavorare solo per lui, mentre Higuain è più uomo squadra. Con lui segnano più giocatori.
Insigne? E' un grandissimo giocatore, ha ancora tanti anni davanti a lui. Lui vale molto e gli dico di stare calmo e di non pensare di andare altrove. Ritorno Lavezzi? L'accoglierò a braccia aperte in estate nella partita amichevole contro il PSG che si giocherà al San Paolo. In futuro un suo ritorno potrebbe concretizzarsi solo se Benitez lo ritenesse opportuno. Se invece non avessimo spazi per lui, non sarebbe carino farlo ritornare. Al momento non c'è stato nessun contatto. Obiettivi Napoli? Affronteremo partita dopo partita senza lasciare nulla al caso, giocheremo al massimo su tutti i fronti.
Maradona
allenatore del Napoli? E' un'icona riconosciuta in tutto il mondo, ma
per lui il ruolo giusto sarebbe quello di ambasciatore nel mondo. Gli ho
già proposto questo incarico, l'ho abbracciato al San Paolo in
occasione della gara contro la Roma. Maradona credo che sia il simbolo
del calcio, un campione raro, ma non è detto che per forza sia anche un
grande allenatore. Al momento ho dato lo scettro del comando a Benitez e
spero che il matrimonio con lui sia il più lungo possibile. Comprare un
club all'estero? Cinque anni fa mi ero mosso sull'Inghilterra e
Usa, ma ero troppo impegnato con il Napoli e cinema. Ma prima poi
investirò sul calcio americano perchè è in grandissima crescita. Entrare
in politica? In Italia dovrebbe cambiare tutto, sono fiducioso in
Renzi, comunque non ci penso ad entrare in politica. Cannavaro? Una persona molto educata, un grande professionista in tutto. Lamela? Non è più un nostro obiettivo, già ci siamo rinforzati in quei settori.
Mascherano?
Se Benitez mi chiede Mascherano e Mascherano risponde alle regole del
fair play finanziaro ci possiamo pensare. Il fair play finanziario? E'
un problema di Platini e dovrebbe fare chiarezza. Lui vuole fare il
napoletano più di me. La situazione Ethiad ad esempio non la capisco.
Sembra il gioco delle tre carte, c'è un evidente conflitto d'interessi.
La contestazione? Erano molto pochi. Non so se erano tifosi veri.
Gran parte dello stadio ha contestato. Ognuno ha una sua fede, un suo
credo. Va rispettato tutto. Campionato? Dobbiamo provare fino alla fine
di raggiungere la Roma e lottare per il secondo posto. Cosa manca alla
squadra per vincere? Mi auguro di poterlo ottenere il prossimo anno. Ce
la giocheremo con Benitez sicuramente".
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