E' un Aurelio De Laurentiis veramente scatenato quello che si è
presentato al Teatro di Dimaro per partecipare alla conferenza sul Fair
Play Finanziario. Il presidente ha trattatato tantissimi argomenti di
notevole interesse....
Attacco alla UEFA - "Per come sono le loro elezioni la Uefa è solo un centro di politica e poi ci fanno una elemosina attraverso l'Europa League ed una semi-elemosina attraverso la Champions. C'è un miliardo da dividere tra i premi e nelle ripartizione la Uefa si cucca 200-400mln. Con 3-4 telefonate potrei portare cifre sui 4-5 miliardi, piuttosto che il miliardo circa che garantisce l'Uefa ai club. La Uefa deve decidere se essere un centro politico o un centro di crescita del calcio - ha sottolineato il presidente del Napoli -. Non mi piace il sistema che quasi non ci permette di parlare. Apprezzo Rummenigge, ma anche lui alla fine ha una visione politica e dopo aver fondato l'Eca si sono sentite le lamentele di tutti i club senza mai fare nulla per gli interessi del calcio".
Questione stadio - "Il sindaco fa il sindaco, è ignorante a livello legislativo nel mondo del calcio. La nuova legge apre alla vendita a cifre simboliche ai club che intendono ristrutturarlo. I problemi di questo tipo ce li hanno tutti in Italia, tranne la Juve che ha iniziato questo progetto 7-8 anni fa beneficiando di un progetto con un investimento a fondo perduto, che Agnelli ha ereditato, trovandosi fuori budget, ma che s'è ritrovato un bellissimo stadio. Il sindaco vuole mantenere il San Paolo, ma è molto antico, non mi ha permesso di fare nulla e io gli ho dato tempo fino al 31 luglio e se non me lo vende anticipando la legge ho già pronto il terreno a Caserta che non vede l'ora di ospitarci... Io non chiedo niente a nessuno, voglio farlo con i soldi miei, però decidessero... la realtà è che lui non ha peso politico per governare la città e per questo vorrei un incontro col consiglio comunale".
Clausola - "Se non avessi avuto la clausola rescissoria non avrei mai venduto calciatori al Psg, non è un buon esempio per il calcio e la cultura, con il denaro non si può comprare tutto. Il problema è che questi club hanno sponsorizzazioni da società che fanno a capo agli stessi presidenti per cifre spropositate".
Cavani - "Cavani furbescamente ogni anno mi chiedeva di aumenare il contratto. Siamo arrivati a delle cifre con le quali il Bayern paga top player. Il City offrì 35 milioni per Cavani, il Matador mi chiamava dicendomi vedi che domani ti chiama Marina e io gli rispondevo che volevo parlare col numero uno del Chelsea. Il calcio va veramente rifondato".
Martinez e Damiao - "Jackson Martinez? Dovete chiedere a Benitez, è lui che chiede i giocatori. Bisogna dargli il tempo, abbiamo iniziato un nuovo ciclo. Non si danno la staffetta lui e Mazzarri, non è così facile. C'è anche il rischio di smontare la squadra; la nostra necessità è far convergere gli obiettivi della società e quelli della squadra. Io parlavo di Jackson Martinez anche a Mazzarri. Damiao? Bigon me ne parla da un anno ed ho incontrato il suo entourage da prima dell'arrivo di Benitez. Anche i miei osservatori parlano bene di lui".
Budget mercato - "A prescindere da Cavani, avevo già programmato di mettere sul piatto 60 milioni per il mercato".
Squadra di napoletani - "Quando sono arrivato a Napoli volevo una squadra di napoletani ma ho trovato porte chiuse in faccia, molti mi dicevano no perchè eravamo in B o C. Quagliarella? E' durato molto poco, noi i napoletani veri li cresciamo in casa".
LEGGI ANCHE: