Meno due all'inizio del nuovo processo calcistico di scommessopoli e si
fa strada quella che ormai da impressione è diventata certezza: la richiesta di patteggiamento di Matteo Gianello - ma la situazione non sarebbe cambiata comunque a meno di un'inimmaginabile proscioglimento - porterà come conseguenza automatica la penalizzazione del Napoli per responsabilità oggettiva. Sull'entità della sanzioni, invece, siamo ancora al bivio. Se il club azzurro opterà per il patteggiamento, la zavorra sarà di un solo punto. Altrimenti, è scontato che si arrivi a due.
Attesa Queste sono ore comunque febbrili per le difese che preparano il
processo. Quella di Gianello, però, è una strada obbligata. Lui ha
confessato la tentata (manon portata a termine) combine di Samp-Napoli
davanti alla giustizia ordinaria, confermandola pure di fronte agli
inquirenti sportivi. Di qui la scelta del patteggiamento per limitare i
danni. Diverso è lo scenario per quanto riguarda l'atteggiamento
difensivo della società di De Laurentiis (nel processo rischiano anche
Gianluca Grava e Paolo Cannavaro, deferiti per non aver denunciato la
presunta "proposta " del compagno di squadra, pur rifiutandola). Da una
parte c'è uno sconto immediato. Dall'altra i due punti, ma anche la
possibilità di verificare se nel seguito del percorso giudiziario ci
possa essere la chance di cavarsela con una maxi-multa senza riflessi
sulla classifica. Dopo la Disciplinare, infatti, l'Appello sarà di
competenza della Corte Federale del calcio. Difficile che in secondo
grado si smentisca la Disciplinare in modo così clamoroso. Diverso è il
discorso sul terzo grado, quel Tnas che nelle ultime settimane si sta
specializzando in pronunciamenti "innocentisti" che hanno cancellato, o
comunque ridimensionato, diverse sentenze sul calcio scommesse. Questa
potrebbe essere la tentazione del Napoli: evitare il patteggiamento come
questione di principio, sperando che i 2 punti siano restituiti
nell'ultimo tratto del percorso. Immaginare, invece, che la Disciplinare
possa dare in prima persona un colpo alla responsabilità oggettiva,
facendo giurisprudenza sportiva con una sentenza storica con sanzioni
solo pecuniarie, è davvero molto faticoso. A quel punto si tratterebbe
di un provvedimento "liberi tutti" che porterebbe una grandinata di
ricorsi delle società già punite nei precedenti processi.
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