Entrando in campo mi sono sentito bene, ho cercato di dare il mio contributo alla squadra. Benitez dopo la gara con il Chievo ci ha detto di alzare la testa e che possiamo fare molto meglio.
Primo suggerimento da
Benitez? Mi ha detto di non aver paura di giocare e di restare me
stesso. Mandorlini e Benitez? Sono entrambi due allenatori bravissimi,
Mandorlini mi ha dato tanto, Benitez è un grande che ha vinto tanto. Da
Benitez avrò tanto da imparare, giocherò in un modulo diverso, spero di
fare bene. Cercherò d'imparare il prima possibile i movimenti per
aiutare al massimo la squadra.
Il mio gioco prevede il possesso palla,
mi piace avere la palla tra i piedi. Dialetto napoletano? Lo sto
studiando, ma è molto difficile (ride ndr). Dalla Sanbonifacese al
Napoli? Si tratta di un grande sogno che si realizza, ho fatto tanti
sacrifici nella mia carriera, ma ne sono valsi la pena.
La gente a
Napoli è molto divesa da quella di Verona, sono molto più aperti e
chiacchieroni. Mi sono subito sentito a casa. Alemao? Ho saputo che ha
fatto benissimo a Napoli, è stato un grande.
A chi m'ispiro? Ho
sempre guardato a grandi campioni come Pirlo e Xavi. Città di Napoli?
Non ho avuto ancora modo di vedere la città, ho però notato che nei
ristoranti si mangia benissimo. Ho legato subito con i due brasiliani,
Uvini e Rafael. Mi hanno subito aiutato tantissimo. A Napoli giocano
tutti grandi giocatori, è bello essere in mezzo a loro, spero di aiutare
la squadra.
Passione per il calcio? Mi madre ha giocato a calcio, era
una trequartista, fin da piccolissimo mi ha insegnato a giocare a
calcio. Quando ha saputo che avrei giocato nel Napoli è scoppiata a
piangere dall'emozione.
A 15 anni lasciare il Brasile? Mia madre,
mia sorella e mio padre mi hanno appoggiato, sono partito convinto.
Sapevo che sarebbe stato importante per il mio futuro. Ho voluto
fortemente partire. Sanbonifacese? E' una squadra vicino Verona, ho
avuto un allenatore molto bravo ed esigente. Quel periodo è stato molto
importante, ho imparato tanto, è stata una bella esperienza. Il calcio
in C2 sicuramente è diverso. Le mie aspirazioni? Voglio
continuare a crescere, voglio ascoltare il mister e lavorare tanto.
Se
sono fidanzato? Sì sono fidanzato, è una ragazza brasiliana che ho
conosciuto a Verona. Verrà a vivere a Napoli. Sono molto legato alle
tradizioni brasiliane, prima delle gare ascolto sempre la musica della
mia terra. Nazionale italiana o brasiliana? Sono cresciuto in
Italia, ho sempre giocato nel calcio italiano, e per questo ho scelto la
Nazionale italiana. Non ho mai parlato con Prandelli, sicuramente
questo è un grande motivo per fare bene con il Napoli. Io devo pensare
solo a giocare bene con il Napoli e farmi trovare pronto. Ho giocato
nell'Under 21 italiana, fui convocato da Mangia. Fu una bellissima
esperienza. Il sogno ora è quello di arrivare nella nazionale
maggiore.
Giovani più forti in Italia? Sicuramente Berardi è fortissimo,
meriterebbe un posto nella nazionale di Prandelli. Coppa Italia contro
la Lazio? Non so se giocherò, dovreste domandarlo a Benitez.
Personalmente mi sento pronto. Guardiamo alla Roma o Fiorentina? Ora
pensiamo alla Lazio (ride ndr). La Juventus e la Roma sono due grandi
squadre, noi siamo in un periodo che non ci gira benissimo. A livello di
organico non vedo tutta questa differenza tra noi e loro.
Pizza? L'ho mangiata già qualche volta, è buonissima. Una volta la settimana la possimo mangiare. Hobby?
Mi piace tanto restare a casa a vedere i film perchè sono appassionato
di cinema. La scelta di Napoli? Il Napoli ha una grandissima squadra con
giocatori importantissimi e con un grande allenatore. Io sono molto
contento che il Napoli abbia puntato su di me. Potrò giocare anche a
livello europeo".
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