C'è grande attesa in casa Roma per il big-match di campionato in programma venerdì prossimo, 18 ottobre, contro il Napoli di Benitez. Tra i giallorossi c'è però chi è convinto che l'avversaria principale per la conquista dello scudetto non siano i partenopei ma bensì la Juventus di Antonio Conte.
Parliamo di Adem Ljajic, che ha parlato ai taccuini de 'Il Tempo': "Da quando sono arrivato ho sempre detto che l'unica squadra più forte di noi è la Juventus. Poi ci sono altre 4-5 compagini, compresi noi, che possiamo lottare per il secondo posto. Sinora a Roma tutto sta andando in maniera fantastica, dobbiamo fare come dice il mister, pensare partita dopo partita. Sono ottimista, ma devo dire che non mi aspettavo una Roma così".
Non ci sono, nonostante la partenza fulmine, velleità di scudetto. Ma non c'è alcuna paura di Higuain e compagni: "Il nostro obiettivo stagionale è quello di tornare in Europa, per il resto vedremo. Napoli? Non siamo affatto inferiori, se giochiamo come nelle scorse partite possiamo batterli, anche se sono forti ed hanno giocatori di livello internazionale".
Il suo impatto con la squadra è stato ottimo, anche se Gervinho e Florenzi sembrano averlo superato nelle gerarchie: "In questi ultimi tempi ho avuto dei problemi alla schiena ed al flessore, ho cominciato bene segnando qualche goal importante anche se ho giocato poco. Decide Garcia quello che sarà il mio impiego, di sicuro in questo momento Gervinho e Florenzi stanno giocando molto bene".
Grande ammirazione ovviamente per il capitano Totti: "Totti? E' impossibile sostituirlo, lui è un grande. Ho giocato anche a Firenze qualche volta come centravanti, ma non è certo il mio ruolo. Credo che Francesco possa giocare altri cinque anni. Lamela? Non mi sento inferiore, altrimenti che sono venuto a fare qui. Non avete ancora visto tutto quello che sono in grado di fare. A 17 anni avevo firmato per lo United, ma non avevo il permesso di lavoro e non potei andare. Dopo mi chiamò Corvino. I miei idoli sono stati sempre Ilicic e Kakà. Mi alleno sempre per tirare bene le punizioni, anche se alla Roma quando si avvicina Francesco alla palla ci allontaniamo tutti".
Nonostante non sia più il suo allenatore, Adem ha molta riconoscenza per Vincenzo Montella: "Quando ero alla Fiorentina e volevo andare via è arrivato Montella che mi ha chiesto di restare e che mi ha difeso anche quando non giocavo bene. Garcia è un po' come Montella, ci fa sentire tutti importanti. Delio Rossi? In occasione di Samp-Roma non ci siamo visti, è uan cosa della quale non voglio parlare più, penso che in molti avrebbero reagito in quel modo essendo stati sostituiti dopo mezz'ora".
Secondo alcuni avrebbe potuto indossare la maglia rossonera del Milan, ma non è così: "Non ho mai parlato con nessuno del Milan, il mio procuratore è arrivato dicendomi che c'era l'offerta della Roma e gli ho detto di accettarla, è stata una buona scelta vedendo la classifica.Clausola? L'ha messa il mio agente con la società, se dipendesse da me resterei a giocare qui anche per dieci anni".
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