Mazzarri fa il buono. «Non è facile vincere su questo campo,
la Fiorentina in casa ha conquistato più punti della Juventus. Mica ve
lo siete dimenticati?». Il tecnico del Napoli fotografa così il
pareggio con una Fiorentina priva di Pizarro e di un pizzico di lucidità
negli ultimi minuti. «Abbiamo affrontato una squadra forte, guidata da
un bravo allenatore, e quindi non ho critiche da fare ai miei giocatori.
Hanno lottato e giocato da squadra....
Questo è fondamentale. La
Fiorentina è stata molto chiusa. Noi abbiamo avuto delle occasioni per
segnare. Loro? Ne hanno avuta… nessuna. È stata una bella partita».
La cosa migliore del Napoli che esce imbattuto da Firenze (non pareggiava fuori casa dalla terza di campionato, a Catania finì 0-0), secondo Mazzarri è stato il modo in cui la sua squadra ha affrontato la gara con i viola: «Questo è un campo difficile e io ho visto un grande Napoli che ha giocato a testa alta: abbiamo provato a vincere quando ho inserito Insigne per cercare di mettere in maggiore difficoltà la loro difesa a tre. Con con Pandev siamo andati vicini al 2-1». Mazzarri
analizza con serenità il pari ottenuto a Firenze dai suoi. «Abbiamo
preso un gol balordo ma poi abbiamo reagito bene, con determinazione e
senza farci prendere dallo sconforto. Forse avremmo meritato qualcosa in
più di loro: solo che noi il colpo del ko proprio non riusciamo a darlo
quando dobbiamo… E allora come tutti i pugili un po’ sprovveduti alla
fine rischiamo di andare noi al tappeto alla fine del round».
Tra sei giorni, un’altra trasferta, di due consecutive previste
dal calendario: «Il Tardini è la trasferta della verità, a seconda del
risultato che arriverà col Parma si capirà cosa riusciremo a fare. Nel
finale di campionato possiamo comunque divertirci, facendo bene se non
addirittura benissimo. Ci stiamo levando tante soddisfazioni, rispetto
allo scorso anno abbiamo 13 punti in più: sono tantissimi».
Il tecnico
però qualche appunto lo muove ai suoi.
«Non sono contento per la
gestione del finale della partita. Mi aspettavo di più quando ho messo
in campo Insigne: avevo anche pronto il cambio di Cannavaro per tornare alla difesa a tre una volta passati in vantaggio. Sono stato troppo ottimista».
Nel pomeriggio senza sole del Franchi, è un Mazzarri
brillante quello che affronta il post-gara. «Abbiamo tante soluzioni a
livello numerico, anche in difesa siamo a posto così perché Grava
mi dà molte garanzie. Credo non ci sia bisogno di grandi ritocchi a
meno che non arrivi un grande giocatore. Ma mi sa che a gennaio chi ce
li ha se li tiene ben stretti». Mazzarri si sofferma anche sui singoli. Insigne.
«Quando ha giocato dall’inizio ha segnato poco, entrando dalla panchina
ne ha fatti tre. Era il suo momento, non lo ha sfruttato al massimo:
forse, doveva essere più convinto».
Calaiò. «Lo so che in molti lo
volevano in campo, ma al posto di chi?». Infine Cavani. «È
straordinario, importantissimo». Finale su Montella, suo ex giocatore ai
tempi della Samp. «Vedere questa Fiorentina mi fa pensare al modulo
della mia Sampdoria, quando Montella era con me: ha valori superiori a
quella squadra. Vincenzo è bravo, razionale, in panchina fa il suo».
Il Mattino
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