Se non fosse per il rumore dei gabbiani e per l'aria di mare, sembrerebbe di stare in Friuli: ogni indicazione è scritta nella doppia lingua. Si parla l'inglese ma anche il gallese, nel rispetto della storia e delle autonomie locali che sono intangibili nel Regno Unito. Qui sono nati John Charles, leggenda della Juventus, e l'attrice Catherine Zeta-Jones. Ma oltre ai gabbiani e ai vip, a Swansea spopolano i cigni. "Swans" è il soprannome-logo della squadra di calcio che ha scoperto l'alta quota del calcio tre anni fa, con la promozione in Premiership, e che adesso si gioca con il Napoli una sfida di Europa League grazie all'incredibile Coppa di Lega vinta a Wembley e a una fase a gironi piena di soddisfazioni.
Se non fosse per il rumore dei gabbiani e per l'aria di mare, sembrerebbe di stare in Friuli: ogni indicazione è scritta nella doppia lingua. Si parla l'inglese ma anche il gallese, nel rispetto della storia e delle autonomie locali che sono intangibili nel Regno Unito. Qui sono nati John Charles, leggenda della Juventus, e l'attrice Catherine Zeta-Jones. Ma oltre ai gabbiani e ai vip, a Swansea spopolano i cigni. "Swans" è il soprannome-logo della squadra di calcio che ha scoperto l'alta quota del calcio tre anni fa, con la promozione in Premiership, e che adesso si gioca con il Napoli una sfida di Europa League grazie all'incredibile Coppa di Lega vinta a Wembley e a una fase a gironi piena di soddisfazioni.
PROBLEMI - Eppure è turbolento, il mondo dello Swansea. Michael Laudrup, danese come il conquistatore vichingo Sweyns che ha dato il nome alla città, è stato esonerato due settimane fa con il pretesto di risultati deludenti in campionato. Compresa una batosta nel derby dal Cardiff che è costata il coro di scherno di un intero stadio: "Swans, swim away", cigni, nuotate via da qui. In realtà Laudrup aveva rotto con la società. Al suo posto è stato promosso il corpulento Garry Monk, difensore classe '79, una specie di Lapo Elkann britannico, che doveva restare poche ore ma si è meritato la fiducia attraverso la grande vendetta: nella prima partita ha affrontato proprio il Cardiff, l'8 febbraio, e l'ha spedito a casa (in pullman, non a nuoto) con un 3-0 sul groppone.
EMOZIONE - Adesso lo Swansea non se la passa così male: è decimo e guida il gruppo delle pericolanti, con 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. E' uscito dalla Fa Cup ma era previsto, come lo stesso Monk ha spiegato ieri: "Avevamo già la testa al Napoli. Non poteva che essere così. Questa è una di quelle partite che non vedi l'ora di giocare, perchè ti dà l'occasione di misurarti con uno dei migliori club d'Europa". Monk riconosce l'importanza dell'evento anche a livello personale: "Per me è fantastico poter sfidare un allenatore come Rafa Benitez. Ovviamente non potevo neppure immaginarmelo fino a pochi giorni fa".
L'ATMOSFERA - Si gioca al Liberty Stadium, 20.000 posti compatti nascosti dentro a un enorme cesto bianco. "Speriamo di conquistare un buon risultato nella partita d'andata, anche grazie all'aiuto del nostro pubblico. Vogliamo divertirci e poi dedicarci alla salvezza in campionato" dice Monk. Mancherà per infortunio l'attaccante spagnolo Michu. Occhio però all'altra punta Wilfried Bony, nazionale ivoriano: ha segnato in stagione già 17 gol, di cui 5 in Europa League.
Fonte: Corriere dello Sport
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