VERONA – Super Napoli! Targato Rafa Benitez.
Mai nella sua storia il club azzurro aveva collezionato 42 punti alla
fine del girone d’andata con 19 partite a disposizione. E’ successo al
primo anno di Rafè che vanta anche 3 punti in più rispetto al miglior
Mazzarri...
Non potevano quindi mancare i complimenti, come al solito via
twitter, del presidente Napoli De Laurentiis addirittura
raggiante dopo la vittoria di Verona: «Un ottimo girone d’andata insieme
a una grande Champions. Bravi ragazzi, bravo Rafa!». Infatti bisogna
anche valutare che il Napoli ha ottenuto ben 12 punti (su 18 a
disposizione) nel girone di Champions League, venendo relegato in Europa
League solo per la peggiore differenza reti nei confronti di Arsenal e
Borussia Dortmund.
BENITEZ – Il tecnico spagnolo, comunque, è sempre incontentabile. Il suo Napoli
può e deve dare molto di più. «L’ultima volta (sabato presentando la
sfida di Verona; ndi) ho detto che eravamo al 76% e ci mancano ancora
tasselli importanti della rosa – ha detto - Questo è un campionato
spettacolare con tante squadre che si danno battaglia. Abbiamo qualche
giocatore assente per infortunio, ma questo campionato è bellissimo:
Roma e Juve stanno facendo benissimo, noi cercheremo di vincere tutte le
partite, poi vedremo cosa faranno le altre. Il nostro obiettivo? La
squadra più vicina è la Roma, vediamo dove arriviamo proseguendo su
questa strada. Noi dobbiamo pensare sempre partita per partita e
approfittare quando le altre commettono passi falsi. Se la Juve ne
commette qualcuno, noi dobbiamo essere pronti». Ma dal mercato invernale
può nascere, con un paio di rinforzi, un Napoli da scudetto? «Se ci fanno giocare in 13 con 2 in più, allora può essere…».
SUPER INSIGNE – Al Bentegodi si è finalmente sbloccato Insigne,
che ha segnato il suo primo gol in campionato dopo averne griffati due
in Champions League. «Se Lorenzo gioca bene e fa gol è molto importante
per la squadra e soprattutto per vincere – ha detto – E’ stato autore di
una grande prestazione, è un punto di riferimento per la squadra». Qual
è il segreto di questo Napoli? «E’ importante il messaggio che
arriva a tutta la rosa. Chi fa bene allora gioca. Stiamo vincendo anche
senza tanti elementi indisponibili. Se quelli che sono fuori rientrano
sarà ancora meglio». Quindi cosa riserverà il mercato invernale? «I
pieni recuperi di Hamsik, Zuniga e Mesto».
JORGINHO – Il regista difensivo brasiliano era uno degli osservati speciali della partita. Come è nelle sue abitudini, Benitez preferisce non sbilanciarsi su giocatori che non siano i suoi. «Jorginho? Mi è piaciuto più Pandev
– ha confessato - che l’ha marcato molto bene, facendo un buon lavoro
per limitarlo. Ho visto poco di Jorginho, pensavo alla mia squadra».
Quello attuale è sempre più un Napoli… multinazionale, di
giocatori italiani ce ne sono sempre meno. «Guardiamo fuori dai confini
nazionali – ha spiegato il tecnico - anche perché in Italia servono
molti soldi. Per questo guardiamo all’estero».
VERONA – Benitez
giustamente aveva parlato con grande rispetto e prudenza della squadra
allenata da Mandorlini. «Si presentava come una partita difficile – ha
ammesso - perché i nostri avversari avevano vinto otto partite su nove e
anche contro di noi hanno dimostrato che sono forti». L’effetto-San
Paolo (20.000 tifosi sugli spalti del San Paolo giovedì per
l’allenamento) è stato uno stimolo in più. A Napoli per il… Napoli non si può più parlare di stagione di basso profilo. «La passione qui a Napoli è simile a quella che c’è a Liverpool – ha ammesso Benitez
- E’ qualcosa di speciale. La società cresce ed è giusto che i tifosi
siano così numerosi e passionali al fianco della squadra». Corriere
dello Sport.
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