Fin qui, 9
vittorie e 2 pareggi, l’ultimo dei quali proprio contro la Juve, nello
scontro diretto dello scorso 1 marzo. Un dato significativo che, al di
là delle qualità tecniche della squadra, evidenzia quanto sia importante
l’apporto del popolo napoletano. Il momento è particolare e, dunque, il
San Paolo chiamerà a raccolta i suoi frequentatori abituali.
Nelle
prossime 4 gare, infatti, il Napoli giocherà ben 3 volte nel proprio
impianto e andrà una sola volta in trasferta, a San Siro, per affrontare
il Milan, nel posticipo domenicale. I conti sono presto fatti:
Atalanta, sabato sera, Borussia Dortumund, mercoledì e Sassuolo sette
giorni dopo (turno infrasettimanale) porteranno sugli spalti di
Fuorigrotta 150 mila tifosi. Un numero incredibile, se si considera che
le due avversarie in campionato non sono tra le top, mentre ci sarà la
vera ressa per l’esordio in Champions League. Quest’anno, l’obbiettivo
scudetto è stato dichiarato con largo anticipo.
E allora, proprio al San
Paolo il Napoli dovrà costruirsi i successi più importanti per tenere
il passo della Juventus. Magari, cominciando a vincere anche gli scontri
diretti: a Fuorigrotta, hanno pareggiato sia il Milan sia la Juve.
Stavolta, però, la questione è diversa, la gente ha capito che questa
potrà essere la volta buona per riconquistare lo scudetto dopo 23 anni.
E, dunque, la mobilitazione ci sarà comunque, a prescindere
dall’avversario.
LEGGI ANCHE: