La terza maglia
camouflage torna, rivisitata con qualche modifica. L'ha indossata in
conferenza il centrocampista.
«Mi ispiro a Pirlo e Xavi, il numero 8 mi è
sempre piaciuto. Di Napoli mi ha colpito molto l'accoglienza»
NAPOLI - Presentazione con sorpresa per Jorginho. Il centrocampista è
arrivato in sala stampa con la maglia camouflage, rivisitata (foto
Official SSNapoli). Un altro colpo di scena, dopo quello dei problemi
elletrici nella zona di Castelvolturno che hanno rischiato di farla
saltare e rinviarla a domani al San Paolo. Alla fine, con un po' di
ritardo lo show è iniziato. Prima di dare la parola a Jorginho, il
direttore marketing Formisano ha presentato la nuova maglia mimetica,
puntualizzando che non c'è nessun contenzioso con un'azienda. "Il
camouflage non l'ha inventato nessuno - ha detto - è sulla maglia dei
militari ed è una boutade".
JORGINHO - Poi ha preso la parola
Jorginho: "
Mi ha colpito l'accoglienza qui a Napoli - ha detto Jorginho -
sono stato veramente bene.Sono venuto consapevole delle mie qualità,
cercherò di dare il mio contributo e imparare tanto dai miei compagni e
dal mister. Se il Napoli crede che serva ancora un centrocampista va
bene, sta facendo il suo lavoro, sono contento lo stesso che mi abbia
cercato".
RUOLO - Dove preferisce giocare? "
Ho imparato a fare
quasi tutti i ruoli del centrocampo, comunque mi piace di più giocare
sempre centrale e gestire la palla. Rigorista? Non ho ancora parlato con
il mister di queste cose, ci saranno altri rigoristi, non ci sono
problemi. Modello? Non ho un giocatore in particolare, ho sempre cercato
di guardare grandi campioni compe Pirlo e Xavi e imparare da loro. Il
numero 8 mi è sempre piaciuto fin da bambino, ho saputo che a Napoli ha
portato bene".
PRONTO PER SABATO - "Il mister mi sta spiegando i
movimenti da fare in campo, in questo modulo che è diverso, anche per
le coperture che sono diverse".
Ti senti pronto per sabato? "Sì, se il
mister vuole sono pronto. Appena sono arrivato ho subito ascoltato il
mister e osservato i movimenti dei miei compagni".
EMOZIONE SAN
PAOLO - "Mi hanno già raccontato del San Paolo e credo che giocare in
casa con un pubblico così possa essere solo un punto di forza, non devo
aver paura e giocare eventualmente tranquillo.
E' bello essere in mezzo a
tanti campioni e provare ad imparare".