I minuziosi controlli durano oltre mezz’ora, poi tutti caricati su dei bus dell’azienda dei trasporti napoletani. Il tempo per arrivare prima del calcio d’inizio ci sarebbe anche. [...]
Ma qua la Questura di Napoli, non nuova a tali atteggiamenti, tira fuori l’asso della manica. Comincia un vero e proprio tour dell’hinterland partenopeo, si allunga di svariati chilometri puntando prima verso nord (ricordiamo che Fuorigrotta è posta esattamente all’opposto), raggiungendo la zona di Casoria, per poi finalmente virare verso lo stadio. Totale dei chilometri percorsi: 26. Distanza effettiva Stazione Centrale-stadio: 12,8km. Partita ovviamente già iniziata, eppure neanche quando i torpedoni si arrestano a ridosso del settore ospiti i (mal)gestori dell’ordine pubblico sono propensi a far entrare i tifosi. Altra perquisizione, e poi finalmente si possono valicare i tornelli. Siamo appena al 30’. E dato che il tempo è danaro, chi restituisce i 10 € (1/3 della partita) buttati al vento da normali cittadini, che lavorano e pagano regolarmente? 700 moltiplicato 10 fa 7000. [...]
Ma la cosa atroce è che l’odissea non è finita qua per i tifosi giallorossi. Finisce la partita, il Napoli vince 3-0 ed accede alla finale.[...] Napoli e Roma sono divise da poco più di 180 km, eppure, incredibile a dirsi, dalle 21.32 non ci sono più treni. La proverbiale lungimiranza di Trenitalia, ha ben pensato di recidere diversi collegamenti tra il capoluogo partenopeo e la Capitale. Di treni speciali, come detto, non se ne parla. Cosa confermata anche da diversi agenti, a quanto sembra infatti la Questura sta tentando di contrattare con la società ferroviaria per far defluire quanto prima i tifosi, ma questa non ne vuole sapere di allestire un convoglio al momento. Cosa che avrebbe sicuramente facilitato il compito di tutti, essendo notte fonda, con nessun supporter napoletano in circolazione e la possibilità di far salire i romanisti anche dalla vicina Campi Flegrei. E allora? Tanto meglio tenere stipate 700 persone nel settore ospiti per ben 4 ore. In attesa di poter prendere il primo treno utile per Roma, il Regionale delle 4.04. A leggerlo forse neanche rende l’idea. Ma quando i tifosi mettono la testa fuori dall’impianto di Fuorigrotta, l’orologio segna le 2.45. Con la partita che è finita alle 22.40. C’è da ridere? C’è da piangere? Non lo so, fate vobis. Senza acqua, senza cibo e senza alcun diritto. Visto che poi si parla tanto di discriminazione. Un trattamento del genere forse neanche ai prigionieri di guerra viene riservato.
[...] Ma la cosa grave è che quanto avvenuto al San Paolo non è casuale, ma la prassi. Buon calcio a tutti.
M.S.
fonte: sportpeople
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