Al San Paolo lavori in corso, il prato dell'impianto di Fuorigrotta è
stato completamente sollevato, si impianterà su una base di sabbia molto
fine un nuovissimo manto erboso in vista della prossima stagione che
vedrà la squadra azzurra impegnata in Champions League. Nella foto
sottostante ecco come si presenta attualmente il terreno di gioco dello
stadio...
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Giovanni Castelli, agronomo Lega Calcio:
“Il
San Paolo? L’anno scorso si cambiò il lenzuolo e stavolta stiamo
rifacendo il materasso. Speriamo di non dover cambiare il letto. Nello
specifico, è stata tolta l’erba con cui il Napoli ha terminato il
campionato e si sta intervenendo sul terreno di gioco che era
inadeguato. L’intervento, è fatto per non avere acqua nel caso in cui ci
fossero piogge frequenti. In questa maniera, l’erba ha più possibilità
di durare rispetto a quello che sono state le rizollature degli ultimi
tempi. Se il clima attuale crea problemi? No. Questi sono lavori civili,
ed è necessario che le ruspe non siano immerse nell’acqua. È importante
che quando verranno messe a terra le nuove zolle, non ci sia troppa
acqua né troppo sole. Giugno è un mese favorevole per fare tutto ciò. Al
termine dei lavori, il risultato dovrà essere assolutamente positivo
perché se così non fosse, l’impegno oneroso del Napoli non avrebbe
senso. La praticabilità del campo dovrà essere pronto per i primi
appuntamenti del calcio Napoli ma comunque, ben prima dell’inizio del
campionato. Il Napoli avrà un palcoscenico all’altezza della Champions
League perché al di là di rendere migliore il materasso che quindi non
dovrà trattenere più acqua, il tipo di erba scelto è quello più adatto
al clima del San Paolo e lascia ben sperare di non avere il prato
spelacchiato. Verrà usata l’erba Bermuda Grass che funziona bene quando
fa caldo mentre, quando fa freddo, va un po’ aiutata. Però, a Napoli,
salvo invertire il cielo, non nevica e non gela. Già nelle prime
amichevoli di fine luglio, il San Paolo sarà perfetto. Non abbiamo
nessun motivo per credere che non sarà così”.
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