Per chi avesse voglia di vomitare ecco di seguito il ridicolo articolo di TuttoSport che ritiene che il Napoli sia stato favorito, leggere per credere...una vergogna!
Liberi tutti. Napoli di nuovo in corsa scudetto, a un passo dalla Juve. Tolto il -2 in classifica, liberi anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava
dall’omessa denuncia. Sentenza storica, senz’altro: resiste la
responsabilità oggettiva, ma da ieri viene messa a durissima prova per
il futuro. Per Matteo Gianello viene recepito l’assurto della mancanza
della prova estrinseca sottolineata dall’avvocato di Cannavaro, Ruggiero Malagnini .
L’ex portiere “factotum”, che il legale del Napoli, Mattia
Grassani , definisce «un Donnie Brasco al contrario, un infiltrato
cavallo di Troia dei suoi emissari», viene derubricato ad articolo 1
(slealtà) in combinazione al divieto di scommesse (articolo 6), rispetto
al ben più grave articolo 7 (illecito) e viene squalificato per 21 mesi
e non più per 42. Per la Corte di Giustizia vale per il Napoli la responsabilità oggettiva, ma soltanto di una multa che scende da 70mila a 50mila euro.
E pensare che il presidente di Corte, Gerardo Mastrandrea aveva
assicurato al legale del Portogruaro: «Non faremo disparità di
trattamento e differenze di blasone». Dunque, chiedete ora al club
veneto (sconto ma sempre -1) se sarà contento della sentenza. Nuova
bocciatura per Stefano Palazzi , che dopo il rifiuto al patteggiamento
di Gianello in primo grado, ieri si era quasi prostrato innanzi ai
giudici: «Ci sono tutti i requisiti per applicare la responsabilità
oggettiva per il Napoli», aveva detto, rimettendosi però alla
Corte sulla quantificazione della pena. E aveva messo le mani avanti in
ricordo del -1 che aveva richiesto in primo grado e che fu raddoppiato
dalla Disciplinare:
«Non mi nascondo dietro un dito, ma anche la Sampdoria ha pagato con un
punto per l’illecito di un suo giocatore ( Guberti , ndr)». Quasi
avesse percepito l’andazzo. Alla fine i giudici hanno salvato capra e
cavoli per “ragion di stato”, e a venire bocciata è di nuovo la sua
tesi, sconfessato su tutta la linea dopo la fuoriuscita barese
dell’estate. Bene così, si va verso la gradazione della responsabilità
oggettiva, e paga sempre meno la parte lesa, in questo caso il Napoli.
Ma – domanda lecita – sono gli stessi giudici che si misero di tigna
per amor di giustizia accollando ad Antonio Conte gli stessi 10 mesi (in
pratica solo 11 mesi in meno di “Donnie” Gianello…) solo per
AlbinoLeffe-Siena, e che poi spifferarono via etere che «a Conte gli è
andata pure bene…»? Sarà, ma chi ha già pagato potrebbe passare lunghe
notti insonni.
TuttoSport
.
LEGGI ANCHE: