Per questo abbiamo fatto turnover più fitto. La coerenza è la chiave. Noi abbiamo una rosa e tutti possono giocare a certi livelli. Non esistono titolarissimi o riserve. E' una questione di tempo, di lavoro, di intesa e di un tecnico nuovo che cerca di dare una direttiva precisa. Per me ci vuole tutta la rosa per poter provare a vincere alla fine. E' un aspetto fondamentale per me. Se noi giochiamo una partita a settimana per me è più facile preparare la squadra, ma se abbiamo 3 partite in sette giorni dobbiamo studiare la condizione di tutti. Se vogliamo che l'orchestra suoni sempre bene dobbiamo essere pronti a cambiare e fare in modo che tutti suonino lo stesso spartito.
E' chiaro che alla fine qualcuno giocherà di più e altri di meno, ma è un aspetto che vedremo dopo sei mesi. Ripeto che per arrivare in fondo bene ci vuole tutta la rosa. Questa per me è coerenza. A Genova dovremmo reagire dopo un pareggio contro una squadra che pensavamo fosse facile da affrontare. Qualcosa è andato storto, abbiamo fatto errori che dobbiamo migliorare. Dobbiamo continuare a fare il nostro calcio.
Higuain? Noi abbiamo la Champions e dobbiamo gestire
la squadra. Higuain può essere cambiato con qualcun'altro, sempre che
l'orchestra continui a suonar bene. Zapata? E' in una buona condizione
mentale, parlo con lui ogni giorno e sta benissimo. Poteva giocar col
Sassuolo, ma non sarebbe stato facile per lui. E' sempre più vicino
all'esordio.
Behrami? E' diverso da Inler e Dzemaili, ma anche Radosevic
ha quelle caratteristiche. Ogni partita è a sè, a volte serve corsa e a
volte serve far girare la palla. Arsenal? Noi pensiamo una gara alla
volta. La squadra ora pensa soltanto al Genoa, all'Arsenal penseremo
solo a partire da sabato sera".
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