Quando è stato assolto, ha pianto. Ora il capitano del Napoli, Paolo Cannavaro,
passa ai fatti: chiederà i danni al Coni e alla Federcalcio per il suo
coinvolgimento nel processo del calcioscommesse. E con lui anche il suo
compagno di squadra, Gianluca Grava. Paolo Cannavaro, 31 anni. Ansa
il fatto — Lo scorso dicembre i due difensori furono
squalificati sei mesi dalla Commissione Disciplinare della Figc per
l'omessa denuncia nella tentata combine di Sampdoria-Napoli (1-0) del 16
maggio 2010, in base alle testimonianze di Gianello, ex portiere degli
azzurri. Successivamente, però, la Corte di Giustizia federale, organo
di secondo grado, li ha riabilitati. Ma ai due giocatori l'assoluzione
non basta e domani attraverso il loro legale, Luciano Ruggiero
Malagnini, si rivolgeranno al Tar del Lazio per chiedere la «condanna
per equivalente» della Federcalcio e del Coni per il danno subito.
"Riteniamo che ci siano tutti gli estremi per ottenere un risarcimento
del danno a seguito del proscioglimento da questa ingiusta sanzione -
spiega il legale -. Aspetteremo di vedere come si porrà la Federazione.
Dopodichè vedremo i passi da fare".
richiesta — I due calciatori del Napoli avanzano una
richiesta parametrata al danno subìto, ovvero un mese di stipendio, una
cifra che complessivamente dovrebbe aggirarsi intorno ai 250 mila euro.
Ora la palla passa agli organi federali che avranno dieci giorni di
tempo per replicare all'istanza presentata dall'avvocato Luciano
Malagnini.
. Gazzetta dello sport.
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