Diego Armando Maradona è tornato in Italia. L'ex pibe de oro è arrivato
all'aeroporto di Fiumicino alle 13.25 con un volo di linea della
compagnia Emirates da Dubai. Ad accoglierlo il legale Angelo Pisani...
Piumino nero, tuta nera, occhiali scuri, Diego Armando Maradona, appena sbarcato a Fiumicino, è stato circondato nel tragitto dall'aereo alla sala transiti da decine di passeggeri che lo hanno bersagliando di foto ricordo, urlandogli "bentornato Diego". Scortato da funzionari della polizia, è stato condotto all'uscita del terminal 3 dove ad attenderlo c'era anche una schiera di cronisti e telecamere.
Il fisco lo attende al varco. L'Agenzia delle entrate reclama da anni una quarantina di milioni di euro dall'ex pibe de oro, e in tutte le sue precedenti visite sul territorio nazionale non ha perso occasione per effettuare pignoramenti - due Rolex, un orecchino con diamanti, persino il cachet per la presenza a "Ballando con le stelle" su RaiUno - da scalare sul suo maxidebito per non aver dichiarato tutti i redditi percepiti in Italia tra il 1985 e il 1991 - riporta l'Ansa - . L'avvocato Angelo Pisani, che lo difende da due anni, sostiene invece che il suo cliente sia vittima di un caso di "cartelle pazze". Dieguito, riferisce il legale, sbarcherà a Fiumicino, parteciperà in serata a una trasmissione sportiva in tv e terrà martedì una conferenza stampa a Napoli, per ribadire - come già fatto nei giorni scorsi in un videomessaggio da Dubai - di non essere un evasore e di sentirsi, anzi, un perseguitato. L'annosa guerra tra il fuoriclasse argentino e il fisco italiano si è riaccesa all'inizio di questo mese, quando l'avvocato Pisani ha annunciato la definitiva vittoria di Maradona.
L'Agenzia delle entrate ha smentito e spiegato: il pibe aveva chiesto di estendere al suo caso una sentenza di estinzione del giudizio riguardante il Calcio Napoli e altri giocatori, ma l'istanza non è stata accolta. Dunque, il maxidebito resta invariato. Pisani - che della sua lotta contro il fisco ha fatto anche un manifesto politico, tanto da capitanare al Senato in Campania la lista 'Liberi per un'Italia equà, apparentata con il Pdl - insiste nel ribadire la propria tesi. La questione fisco sarà il tema dell'incontro con i giornalisti di martedì. Venerdì al San Paolo si gioca il big match di campionato Napoli-Juventus: Diego aveva annunciato di voler essere sugli spalti, ma è probabile che debba lasciare il capoluogo campano già martedì sera per un impegno sportivo a Madrid. Si sa comunque che il campione argentino è uomo dalle decisioni e dai ripensamenti improvvisi, quindi è probabile che i suoi impegni saranno definiti solo all'ultimo momento; e fin quando non salirà sul volo della Emirates da Dubai c'é persino chi ipotizza una rinuncia in extremis al viaggio. Gli ultimi precedenti in Italia, del resto, non sono stati dei più felici: nel 2005 Diego rinunciò dopo poche puntate a "Ballando con le stelle", e il fisco gli pignorò il compenso della Rai; l'anno successivo, dopo una manifestazione di beneficenza a Giugliano (Napoli) le fiamme gialle lo portarono in caserma, pignorandogli due orologi del valore di 7mila euro; nel 2009, ospite in un centro benessere di Merano, fu raggiunto dagli ispettori di Equitalia e dalla Gdf e "perse" così un orecchino da 4mila euro, poi venduto all'asta per 25mila euro. E ora?
LEGGI ANCHE: