Giocatore sopraffino di poker, Gonzalo Higuain. Niente bluff,
soltanto assi: uno, due e tre. Tris: campionato, Champions e ieri anche
la prima griffe in calce alla Coppa Italia. Sempre e comunque lui, il
Pipita: l’implacabile. E anche il raffinato: mezzo tacco e via, la
semifinale è servita. Olè. «Sono felice, soddisfatto: questo trofeo è un
nostro obiettivo» . Tutto qui? Macché, il tipo è anche inarrestabile:
guai a parlargli di resa; guai a chiedergli di rallentare la corsa dei
pensieri anche al cospetto di una distanza non proprio confortante.
«Lottiamo su tutti i fronti» . In Europa e in Italia: la Roma è
avvisata. Anzi, secondo la filosofia dell’attaccante, anche qualcun
altro più su. Almeno fino a prova contraria. Che carattere: un vincente
nato.
Giocatore sopraffino di poker, Gonzalo
Higuain. Niente bluff,
soltanto assi: uno, due e tre. Tris: campionato, Champions e ieri anche
la prima griffe in calce alla Coppa Italia. Sempre e comunque lui, il
Pipita: l’implacabile. E anche il raffinato: mezzo tacco e via, la
semifinale è servita. Olè. «Sono felice, soddisfatto: questo trofeo è un
nostro obiettivo» . Tutto qui? Macché, il tipo è anche inarrestabile:
guai a parlargli di resa; guai a chiedergli di rallentare la corsa dei
pensieri anche al cospetto di una distanza non proprio confortante.
«Lottiamo su tutti i fronti» . In Europa e in Italia: la Roma è
avvisata. Anzi, secondo la filosofia dell’attaccante, anche qualcun
altro più su. Almeno fino a prova contraria. Che carattere: un vincente
nato.
CAMPIONE UMILE – E allora, l’ennesima partita tutta
sangue e arena del Pipita: corsa, sudore, sacrificio e rabbia pura dopo
un contrasto perso o un pallone sciupato. Altro che primadonna. Certo,
negli occhi e sugli annali del calcio resterà per sempre il mezzo tacco
valso il passaggio del turno, però nel cuore del popolo azzurro fanno
ogni volta breccia certi gesti, certe reazioni che simboleggiano quanto
questo giocatore tenga alla maglia. E dunque al
Napoli. Un
campione vero ma anche un guerriero umile: centravanti di razza
purissima e autentico uomo-squadra. Il modo migliore di ricambiare la
passione: «In questa città meravigliosa sono felice, e il mio amore
cresce giorno dopo giorno: i tifosi meritavano la qualificazione. E non
solo: la meritavamo anche noi».
L’OBIETTIVO - Come
d’abitudine, sfilando via, il San Paolo gli ha riservato un’ovazione
piena di cori e applausi. Tutti meritati, sia per la prestazione sia per
il gesto in occasione del gol: una zampata chic che ha risolto la
storia e spazzato via in un attimo i mugugni. «Era una partita
importante, in palio c’era una semifinale che tenevamo moltissimo a
conquistare: la Coppa Italia è uno dei nostri obiettivi, come ogni
titolo, e per fortuna siamo riusciti a passare il turno. Abbiamo fatto
un grande sforzo, sono davvero molto felice». Sia per il
Napoli e per
Napoli,
sia per se stesso. C’è da scommetterci: quella di ieri è stata la rete
stagionale numero 15 del Pipita; la prima in Coppa, dopo le 10 in
campionato e le 4 in Champions. Tris. In attesa dell’Europa League.
LA MENTALITA’ - Un trascinatore,
Higuain.
Uno che, tra l’altro, non riesce proprio a placare la sua sete di
vittorie. Il mirino si sposta sulla prossima sfida con la Roma, l’ultimo
– altissimo – ostacolo verso la finale, e lui ci va giù di sciabola:
«Prima di pensare alla semifinale dobbiamo concentrarci sull’Atalanta: è
questo il prossimo impegno. Poi, testa alla Roma: sarà una partita
difficile, come tutte del resto, ma l’affronteremo con l’impegno e la
voglia di sempre. Siamo in corsa in tutte e tre le competizioni e non
intendiamo mollare: sono tutti obiettivi del
Napoli».
LO
STRISCIONE - La carica del Pipita e la partita vinta, certo, ma non
solo. A fare da prologo, diciamo da introduzione alla serata, per la
seconda volta consecutiva è stato uno striscione dai toni polemici nei
confronti della società apparso in curva: argomento, investimenti sul
mercato. Un messaggio scandito anche da una serie di cori a tema – non
offensivi o volgari, sia chiaro – che ha fatto da eco a quelli spediti
sabato, in occasione della sfida conil Chievo, sia sottoforma di
striscione sia di slogan in rima. Eppure, in estate, il termometro
segnava costantemente 40 gradi. Uno per ogni milione speso per
Higuain. Corriere dello Sport.