Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, ritorna a parlare in conferenza stampa a distanza di un lungo tempo. Argomento caldo la cessione di Erik Lamela
al Tottenham. Il dirigente giallorosso non troppo velatamente ha fatto
intendere che dietro la rottura tra il club romanista ed il giocatore
argentino ci sia stato il Napoli....
Fu proprio De Laurentiis, infatti, nel
mese di luglio a rivelare che la società azzurra aveva fatto una grossa
offerta al giocatore ex River Plate.
"Abbiamo fatto le nostre
valutazioni, ma non pensavamo all'inizio di poter o voler cedere Erik,
poi con il tempo sono intervenuti fattori nuovi ed abbiamo preso in
considerazione questa eventualità sicuramente non a cuor leggero visto
che la cessione ci ha portato alla sofferenza, non solo mia, ma
condivisa. Gli è stata fatta un'offerta da una società che non volevamo e
non potevamo pareggiare e piuttosto che fare una battaglia improbabile
da vincere, abbiamo accettato un'offerta. Lamela è stato aggredito da
una società italiana (il Napoli ndr), che gli ha fatto una proposta
faraonica, importantissima: un salario di 3,5 milioni netti per 5 anni e
2 milioni di commissioni al padre. Quando questo è successo, noi
abbiamo perso il giocatore, perchè la nostra idea contrattuale era
quella di aumentare l'ingaggio di poco dagli 1,2 milioni che prendeva.
Ho parlato con Lamela, ma non era molto contento e vedevo nel lavoro che
faceva uno stato di disagio, lo vedevo spento: nessun giocatore
infelice o che non ha sistemato le sue situazioni contrattuali scende in
campo con la testa giusta. Questa è stata la causa scatenante, dopo si
inseriscono meccanismi diversi da tenere conto perchè il calcio è
dinamico. Questo è il calcio, è poco controllabile perchè è di tutti i
giorni e di tutti, chiunque può cambiare lo scenario".