Ufficiale, Mazzarri nuovo allenatore dell'Inter
Moratti: «L'ho
scelto io, serviva un tecnico d'esperienza per una stagione che sarà
difficile». Accordo biennale, ufficializzato anche l'esonero di
Stramaccioni...
Addio Mister. Nel modo più crudele e brutto...c'è una nota amara in tutto questo e forse non lo merita nè Mazzarri nè il popolo Napoletano.
Non vogliamo accodarci ai troppi che stanno urlando e inveendo per il tradimento subito, abbiamo sempre preferito ragionare da soli e lo faremo anche questa volta.
Mazzarri era in difficoltà nei confronti della società da almeno due anni. Una difficoltà dovuta alla differenza di lettura del mondo del calcio, del modo di giocare, della gestione dei giocatori e del mercato in entrata e uscita.
Il Mister non ha mai nascosto questo disagio, palesato in maniera evidente quest'anno, fin da settembre, quando Mazzarri capì che la stagione 2012/2013 poteva essere quella dello scudetto non avendo altre rivali al di fuori dell'acerrima Juventus.
Eppure non è bastata l'analisi di Mazzarri per convincere De Laurentiis a realizzare quei due o tre segnali che avrebbero trasmesso alla squadra una sicurezza diversa, anche attraverso motivazioni economiche nuove.
De Laurentiis non ha voluto premiare i passati anni di questo gruppo di giocatori eccezionali, ma che probabilmente senza una guida come Mazzarri non avrebbero raggiunto i risultati che tutti noi conosciamo.
Il mancato rinnovo di Zuniga, lo scontato addio di Cavani, la perdita di un tesoro come Campagnaro, il mancato acquisto di un rinforzo in difesa a scapito dell'ennesima scommesa Rolando...tutto questo ha distrutto il rapporto tra Mazzarri e la società ed erano mesi che il Mister annunciava un infuocato discorso a fine stagione, per chiarire con tutti: società, lega, arbitri e chi più ne ha più ne metta.
Invece quel maledetto post-partita con la Roma, ci ha regalato un Mazzarri spento, la sua voglia di lottare si era improvvisamente spenta. Mazzarri da gladiatore a comune shiavo di regole e moralismo. Non disse nulla, se non che con la società c'erano problemi e che i rapporti si separavano.
Va bene così Mister, sei solo un altro tassello di questo calcio. Quindi non ti recriminiamo nulla.
Non lo facemmo con Lavezzi quando se ne andò, perchè non cantammo mai Olè olè pocho olè....non lo faremo con lei, Mister.
In bocca al lupo nella sua nuova esperienza all'Inter. Ci sentiamo (stranamente) di concordare con il presidente "Ti auguriamo di stare sempre dietro di noi ."
Cambiasso ha sintetizzato l'idea che abbiamo anche noi del calcio: "Il vero tifoso non segue la squadra, è lui stesso la squadra. Non contano i cambiamenti di giocatori o allenatori,
per lui conta la squadra".
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